Tatiana, 9 ani, è stata accolta nella Comunità Elfi dell’Associazione CAF a causa dei gravi maltrattamenti subiti in famiglia. A scuola ha mostrato grandi difficoltà sia nel comportamento, che nell’apprendimento; pur essendo una bambina dotata di una buona intelligenza e di una vivace curiosità, le sue problematiche emotive non le hanno permesso di integrarsi nel modo giusto con i compagni di classe e più in generale nel contesto scolastico, causandole nuove fatiche e senso di inadeguatezza.
Per far fronte a queste difficoltà, la nostra équipe psico-educativa ha condiviso con la scuola e con l’assistente sociale di riferimento l’introduzione dell’istruzione parentale come strumento didattico alternativo finalizzato a sostenere la bambina nel raggiungimento degli obiettivi didattici.
Tatiana per un anno tutte le mattine è stata seguita da un’educatrice esperta all’interno della Comunità, in una relazione one to one che le ha permesso di concentrarsi e di sentirsi più contenuta e supportata. L’educatrice ha svolto regolarmente l’intero programma stabilito dalle sue maestre, con le quali ha continuato a mantenere contatti nel corso di tutto l’anno scolastico.
A fine anno Tatiana ha sostenuto l’esame di ammissione alla classe successiva superandolo con ottimi risultati.
Il rinforzo positivo di questo successo personale ha spinto Tatiana a manifestare durante l’estate il desiderio rientrare a scuola sostenendo di sentirsi più pronta rispetto all’anno precedente. Dopo un confronto con la dirigente scolastica, le insegnanti e il servizio sociale, Tatiana gradualmente ha ripreso le lezioni a scuola supportata da un’insegnante di sostegno.
Grazie anche al supporto della nostra équipe educativa Tatiana si è potuta riappropriare pian piano di una quotidianità scandita anche dai ritmi della scuola.
Le nostre Comunità Residenziali 3-12
Le 3 Strutture Residenziali psico-educative nelle quali ci prendiamo cura di minori tra i 3 e i 12 anni sono situate a sud di Milano.
I bambini accolti in Comunità arrivano da un percorso di grande sofferenza che li ha visti coinvolti per molti anni in situazioni di maltrattamento, abuso e grave trascuratezza, senza reali alternative in termini di protezione, benessere ed educazione. Tali esperienze spesso non permettono di raggiungere le tappe evolutive standard e possono compromettere la capacità di chiedere aiuto, la concentrazione e l’apprendimento, la regolazione delle emozioni. Le relazioni con gli altri, sia coetanei che adulti, sono pervase da contenuti traumatici, risultando “inquinate” da paura, rabbia, angoscia, confusione.
La sfida che abbiamo raccolto è quella di provare a interrompere quella trasmissione intergenerazionale delle situazioni di maltrattamento, che risulta quasi inevitabile quando i bambini non vengono protetti e aiutati a rielaborare le gravi esperienze subite.
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