23 settembre 2024 – Lo scorso anno, su iniziativa di uno dei nostri educatori, è nato un piccolo orto nel giardino delle nostre Comunità Residenziali 3-12. Un progetto che i bambini hanno ben accolto e hanno voluto portare avanti anche quest’anno dimostrando grande entusiasmo e costanza.
UN ORTO PER IMPARARE COME NUTRIRE IL PROPRIO CORPO
“È iniziato tutto l’anno scorso con il gruppo degli Elfi, perché c’era una bimba che aveva delle grosse difficoltà con il cibo. L’idea è stata quindi quella di mostrarle come da semi o piantine potessero nascere degli alimenti buoni da mangiare. Inoltre, poteva essere un’ottima occasione per far vedere anche agli altri bambini cosa vuol dire coltivare qualcosa e farlo crescere anche per un tempo lungo, vedendo come cambia e si trasforma con il passare delle settimane.
Per i piccoli si è rivelato un grande esercizio di cura e monitoraggio quotidiano, uno stimolo a mangiare più frutta e verdura, e anche una bella attività da fare all’aria aperta.
Nel frattempo anche i bambini accolti nella Comunità dei Folletti, vedendo quello che stavano facendo i più piccolini, si sono entusiasmati e hanno provato in maniera un po’ estemporanea a mettere giù delle piantine di insalata. Essendo partiti troppo tardi però non sono riusciti ad ottenere grandi risultati.”
COLTIVARE LE PIANTE INSEGNA A PRENDERSI CURA
“Quest’anno, quindi, ci siamo mossi per tempo con entrambi i gruppi e in primavera abbiamo iniziato a scegliere quali semi piantare. Si è optato inizialmente per delle insalate ed è stato molto soddisfacente perché durante le serate hamburger che organizziamo in Comunità abbiamo potuto utilizzare le insalate colte direttamente dal giardino! In un secondo momento, abbiamo adibito un’altra area di terra a pomodori e zucchine. Le zucchine siamo riusciti ad assaggiarle prima di partire per le vacanze di agosto, i pomodori invece sono maturati un pochino più tardi e li abbiamo portati direttamente al mare.”
LA GIOIA DI RACCOGLIERE I FRUTTI DELL’ORTO
“Tornati dalle vacanze, infine, abbiamo potuto raccogliere angurie e meloni, per i quali avevamo costruito un impianto di irrigazione in modo tale da non farli morire durante la nostra assenza.
In alcuni casi il sapore non era eccezionale perché sono i primi esperimenti e magari i frutti sono stati raccolti un po’ acerbi o troppo maturi, ma si è trattato proprio di un’esperienza di conoscenza e i bambini sono stati molto entusiasti di poter assaggiare quello che avevano coltivato con le proprie mani.”
Matteo, educatore Comunità Residenziali 3-12
Qualche foto del nostro orto in Comunità 😊
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